MCCP — Proposta di Regolamento Comunale
per la gestione responsabile dei mezzi di micromobilità condivisa

Titolo breve: Regolamento comunale per la gestione responsabile dei servizi di micromobilità condivisa (MCCP)

Promotori: Iniziativa civica promossa da [Paolo Bianco, Michele De Lilla, Elena Caltarossa], Comitato promotore MCCP (Ma Come Caxxo Parcheggi)

Città di riferimento per la sperimentazione iniziale: Milano


 

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

 

1. Premessa e motivazione

Negli ultimi anni la diffusione dei servizi di micromobilità condivisa (monopattini elettrici, biciclette dockless e scooter sharing) ha determinato un miglioramento significativo nella mobilità urbana. Allo stesso tempo, però, è emerso un problema diffuso e percepito quotidianamente dai cittadini: la gestione a fine utilizzo dei mezzi spesso è carente, con parcheggi selvaggi che ostacolano il passaggio pedonale, compromettono l’accessibilità e creano rischi per la sicurezza, specialmente per persone con ridotta mobilità, bambini e anziani.

La presente proposta nasce dall’osservazione diretta e documentata (raccolta fotografica continua nell’area metropolitana di Milano) dell’abitudine di molti utenti a lasciare i mezzi “dove capita” e dall’assenza, attualmente, di strumenti efficaci che rendano concretamente responsabili sia gli utenti che i gestori. Il titolo della campagna — MCCP (Ma Come Caxxo Parcheggi / Ma Come Cavolo Parcheggi) — è volutamente evocativo: esprime in forma popolare e diretta il disagio percepito da chi si muove a piedi nelle nostre città.

2. Obiettivi della proposta

  1. Ridurre i parcheggi irregolari che ostacolano il passaggio pedonale o creano pericolo per gli utenti della strada.
  2. Responsabilizzare gli utenti con un sistema a punti e meccanismi di sanzione proporzionati.
  3. Coinvolgere e responsabilizzare i gestori dei servizi di sharing, imponendo obblighi tecnologici e organizzativi (verifica fotografica, AI, rimozione tempestiva dei mezzi segnalati).
  4. Fornire ai cittadini strumenti di partecipazione (segnalazioni, accesso ai dati aggregati) per aumentare la trasparenza e la collaborazione.
  5. Promuovere un uso positivo dell’intelligenza artificiale, non come mero strumento di riduzione dei costi, ma come supporto al bene comune: valutazione rapida/oggettiva del parcheggio, analisi statistica e reportistica per le politiche locali.

 

3. Perché questa norma a livello comunale

La disciplina dei servizi di micromobilità condivisa richiede regole di attuazione locale: i Comuni hanno la titolarità nella gestione degli spazi pubblici, delle concessioni e delle autorizzazioni ai gestori. Per questa ragione la proposta è pensata come regolamento/ordinanza comunale, con una struttura che potrà essere adottata e adattata da altri Comuni e, se ritenuto utile, proposta come modello per un intervento legislativo di livello nazionale.

4. Strumenti e principi ispiratori

  • Prevenzione e responsabilizzazione: misure che incentivano comportamenti corretti piuttosto che limitare l’offerta.
  • Trasparenza e partecipazione: piattaforma civica per le segnalazioni e dati aperti aggregati.
  • Proporzionalità delle sanzioni: graduazione delle misure per evitare effetti punitivi eccessivi.
  • Tutela dei dati personali: rispetto del GDPR, minimizzazione dei dati e procedure chiare di accesso e conservazione.
  • Uso etico dell’AI: standard tecnici e controlli per limitare bias e usi predatori.

 

5. Documentazione a supporto

Il promotore dichiara la disponibilità a fornire al Comune un archivio fotografico (campione documentale) che testimonia la diffusione del fenomeno nella città di Milano e a collaborare con l’Amministrazione per la sperimentazione delle misure proposte.